Palazzo Sacconi
Indirizzo SP23, 6, 63068 Montalto delle Marche AP
Descrizione

Palazzo Sacconi deve la sua costruzione all’omonima famiglia nobiliare di Porchia, e a cui si lega anche l’importante figura dell’architetto Giuseppe Sacconi. La sua costruzione è stata realizzata su progetto di Luigi Fontana fra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, il quale negli stessi anni stava terminando la Cattedrale. Sul finire dell’800 il Card. Carlo Sacconi fece ampliare la residenza costruendo un nuovo imponente edificio adibito a magazzino e granaio, la struttura, composta da quattro piani, fu utilizzata in parte da archivio e in parte da magazzino, come riscontrabile nella serie di rampe sul lato destro della facciata, all’epoca percorribili con i carri, per accedere ai vari piani dell’edificio.  Il vescovo Vincenzo Radicioni, nel 1954, acquisì il palazzo dalla famiglia Sacconi per farne la sede della diocesi di Montalto, ma il progetto non si concretizzò. Censito nel catasto Gregoriano, una parte dello stabile venne acquistato dai nipoti del cardinale Carlo Sacconi, Giacomo e Stanislao. La doppia natura di palazzo-deposito donò alla struttura una conformazione architettonica inconfondibile. Utilizzato nel ‘900 come deposito e lanificio, il palazzo dopo anni di abbandono, è stato recentemente acquistato dal Comune e, grazie al progetto Metroborgo, le porte di Palazzo Sacconi torneranno ad aprirsi per accogliere nell’ultimo panoramico piano un grande spazio di ristorazione e sala conferenze, e nei suggestivi ambienti voltati al piano terra centro wellness-spa, spazi a servizio dei cittadini e degli utenti delle nuove strutture ricettive del borgo. I piani intermedi ospiteranno l’incubatore per lo sviluppo del borgo, offrendo servizi diversi per la comunità e le imprese.