Tipicità

Il territorio montaltese ha una spiccata identità rurale e una forte anima agricola, quella dei frutteti, degli orti curati con amore, dell’olio, del vino, dei piccoli produttori locali che custodiscono una sapienza antica per portare sulle tavole prodotti sani e genuini. Ogni stagione sa regalare emozioni ed esperienze diverse e per tutti i gusti, dalle degustazioni in cantina alle visite in azienda.

Prodotti tipici

Frutta, vino, olio, confetture, grani antichi, i prodotti del territorio raccontano come a Montalto si vive la natura e come viene valorizzata al meglio per preservarne il gusto e l’autenticità. 

Capperi

Storicamente Montalto è anche nota per le piante di capperi che crescono spontanee e abbondanti sulle mura antiche, tanto da far meritare ai montaltesi il soprannome di “Capperù”. Non si trova spesso nei nostri piatti ma passeggiando intorno alle mure antiche nel periodo di fioritura si può godere lo spettacolo dei suoi bellissimi fiori.

Vino

Montalto custodisce una lunga tradizione vitivinicola che unisce sapienza contadina, paesaggio e qualità. L’orografia del territorio, con dolci pendenze, suoli argillosi e calcarei, e la particolare vicinanza tra mare e montagna, favorisce un microclima equilibrato e ventilato, ideale soprattutto per la coltivazione in biologico.

Le colline di Montalto accolgono un patrimonio di varietà autoctone e internazionali. Tra le più coltivate a bacca bianca troviamo: Pecorino, fresco, minerale, ma anche di grande struttura, con profumi di frutta bianca e note floreali; Passerina, gentile e profumata, ottima base per vini eleganti e spumanti; Trebbiano Toscano e Chardonnay, che completano la produzione di bianchi equilibrati e armonici.

Fra i rossi tipici spicca il Sangiovese, che resta la varietà più presente sul territorio montaltese e che, insieme al Montepulciano – corposo e rotondo – dà vita a un ottimo Rosso Piceno, vino di grande carattere, struttura e freschezza. A queste varietà si affiancano Merlot e Cabernet Sauvignon, due internazionali che arricchiscono la complessità e la profondità dei vini locali.

Montalto rientra nella zona di produzione di alcune delle denominazioni più prestigiose delle Marche: Offida Pecorino DOCG, Offida Passerina DOCG, Offida Rosso DOCG, Terre di Offida DOC, Falerio DOC, Falerio Pecorino DOC e Rosso Piceno DOC.

Una delle particolarità del territorio è l’orientamento delle sue colline su più versanti: alcuni terreni sono esposti a ovest, altri a est, altri ancora a sud o a nord. Questa varietà di esposizioni consente la coltivazione ottimale di tutte le tipologie di uva, sia bianche che rosse, sia di quelle che richiedono climi più freschi che di quelle che amano il calore e il sole. È proprio questa diversità che regala a Montalto una sorprendente varietà di vini, capaci di accompagnare ogni piatto e ogni occasione.

Il vino qui accompagna ogni momento della tavola. Si parte dagli spumanti, perfetti per antipasti e aperitivi: da segnalare l’incontro tra Passerina spumante e Oliva all’Ascolana. Si prosegue con i bianchi e i rosati, come la Passerina ferma o il rosé da Sangiovese, ideali per i piatti di pesce dell’Adriatico. Il Pecorino, invece, grazie alla sua struttura e alla sua complessità aromatica, si sposa perfettamente con le carni bianche come pollo e coniglio, anche arrosto. I rossi, più o meno strutturati, accompagnano i diversi piatti della tradizione: dai salumi locali, come il ciauscolo, fino all’agnello, carne simbolo della cucina del Piceno. A fine pasto, non mancano i passiti o il tradizionale vino cotto, per accompagnare i dolci, e infine il mistrà, distillato del vino spesso aromatizzato all’anice, altra coltivazione tipica del territorio.

Olio

Le colline che abbracciano Montalto delle Marche donano un olio extravergine d’oliva di straordinaria finezza.

Per i contadini di un tempo, l’ulivo era simbolo di forza e resilienza: lo si piantava dove non cresceva altro, sulle scarpate, nei terreni sassosi o ai margini dei campi. Ancora oggi, gli ulivi più antichi si trovano proprio nei punti più impervi e passeggiando tra le colline  si noteranno delle piante d’ulivo isolate: queste sono i resti vivi di una sapienza contadina capace di trarre ricchezza anche dai terreni più difficili, testimoni silenziosi della storia e dell’ingegno marchigiano.

Da cultivar locali (Carboncella, Piantone di Falerone, Sargano di Fermo, Sargano di San Benedetto, Sarganella, Piantone di Mogliano) e nazionali (Leccino e Frantoio) nasce il nostro olio. Si possono trovare produzioni di olio monocultivar ma più spesso si trova in blend tra più varietà. Ideale a crudo, esalta la semplicità e la genuinità della cucina marchigiana: un filo d’olio su una bruschetta calda, sulle verdure di stagione o sul pesce dell’Adriatico basta per ritrovare il gusto autentico della terra.

Tra le cultivar più rappresentative del territorio spicca l’Ascolana Tenera da cui si ottiene l’Oliva Ascolana del Piceno DOP, chiamata in dialetto Liva da Concia o Liva Ascolana. Si racconta che, secondo il libro “Io Cleopatra” di Margaret George, la regina d’Egitto, durante una visita a Roma, assaggiò queste olive e disse: “Felice è il Piceno ad avere tali tesori per il palato”.

Quest’oliva può essere gustata al naturale o in salamoia, per apprezzarne la freschezza e il gusto autentico, oppure trasformata in un paté, ideale per arricchire crostini e antipasti. Ma la sua versione più celebre resta quella fritta e ripiena, ambasciatrice del Piceno nel mondo.

Frutta e verdura

Montalto delle Marche sorge in una posizione privilegiata, tra due vallate fertili e complementari: la Valtesino e la Valdaso. La Valtesino, più raccolta e caratterizzata da dolci pendii, offre un ambiente fresco e ventilato ideale per tutte le coltivazioni. La Vallata dell’Aso, invece, è più ampia e ricca d’acqua grazie al fiume Aso, che da secoli irriga e nutre i terreni del fondovalle, rendendoli tra i più produttivi delle Marche.

In questa valle, conosciuta come “il giardino delle Marche”, si coltivano frutti di eccellenza come la Pesca della Valdaso, dal gusto intenso e certificata con il marchio QM – Qualità garantita delle Marche -, e la Mela Rosa dei Sibillini, antica varietà dal profumo aromatico e dalla buccia rosata. Accanto a queste, prosperano nettarine, pere, albicocche, susine, kiwi, frutti rossi e una vasta gamma di ortaggi di stagione che arricchiscono i mercati locali con colori e profumi autentici. 

Molte aziende agricole del territorio lavorano la frutta secondo metodi artigianali, producendo succhi naturali, confetture e frutta sciroppata, preparata con la stessa cura di un tempo.

Tra le vallate del Tesino e dell’Aso, Montalto custodisce un paesaggio agricolo dove la terra, l’acqua e il lavoro dell’uomo si incontrano in un perfetto equilibrio di gusto e tradizione.

Piatti della tradizione

Sedersi a tavola a Montalto delle Marche significa intraprendere un viaggio tra i sapori autentici del Piceno, dove la tradizione contadina incontra la passione per le cose buone.

Negli antipasti spiccano la cacciannanze, una tipica focaccia marchigiana, classica ricetta che veniva realizzata quando ancora il pane veniva fatto in casa. Il suo nome richiama l’utilizzo per cui è nata, era infatti il primo prodotto che entrava nel forno e serviva per verificarne la temperatura, se il risultato della cottura era buono si poteva infornare il pane, da qui “cacciannanze” letteralmente “tirare fuori prima”. Questa si abbina perfettamente ai salumi e formaggi locali: dal profumo intenso dei pecorini e caprini alla delicatezza dei formaggi vaccini, fino alla dolcezza del Ciauscolo IGP, salame morbido e spalmabile, tipico delle Marche, e dei prosciutti artigianali stagionati in collina. Immancabili anche le Olive all’Ascolana, regine della tavola marchigiana, farcite con carne sapientemente speziata, impanate e fritte fino a diventare dorate e croccanti. Accanto a loro, le creme e gli spiedini fritti compongono la classica frittura all’ascolana, che racchiude in un solo piatto la convivialità e la golosità della tradizione. Nel periodo pasquale, invece, non possono mancare i caciù, rustici salati ripieni di formaggio e uova, simbolo delle tavole in festa e della genuinità contadina. E per accompagnare i gustosi aperitivi a Montalto è immancabile il Sisto V, cocktail dedicato al Papa Tosto, a base di Aperol Spritz, gin, succo di pompelmo e ghiaccio. 

Tra i primi piatti, abbiamo pasta fresca e ripiena. I più rappresentativi sono i maccheroncini di Campofilone IGP, sottili fili d’uovo tirati a mano e conditi con un ricco ragù, che racchiudono la sapienza della pasta fatta in casa. Non mancano i sontuosi Vincisgrassi, antenati delle lasagne, composti da sfoglie di pasta fresca e strati di sugo e besciamella, piatto di festa per eccellenza della cucina marchigiana. Nel periodo invernale, invece, la tradizione si fa più raccolta con i cappelletti in brodo, preparati con pazienza e serviti nelle occasioni speciali, quando il calore del brodo incontra quello della famiglia.

Passando ai secondi, il Piceno è terra di grandi carni e di antichi saperi. La qualità delle produzioni locali è sempre protagonista, e non si resterà mai delusi da un arrosto cucinato nelle Marche: tenero, profumato e accompagnato dai contorni di stagione, rappresenta l’essenza della cucina marchigiana, fatta di semplicità e sostanza.

Infine, arriva il momento dei dolci, semplici ma ricchi di gusto come i ciambelloni casalinghi e le crostate di frutta della Valdaso. Dolci che profumano d’infanzia e che si abbinano perfettamente a un bicchierino di vino cotto, per chiudere il pasto con dolcezza e tradizione.

Per chi visita Montalto nella seconda metà di Luglio, ci sono due piatti iconici da non perdere: i Surgitti e le Palle di Sisto V. Dal dialetto “topolini”, i Surgitti, sono dei gustosissimi gnocchi di patate fatti rigorosamente a mano e conditi con ricchi sughi per tutti i gusti. L’occasione giusta per provarli è durante i tre giorni della Sagra dei Surgitti a Porchia: buon cibo, musica dal vivo e tanto divertimento.

Che Sisto V fosse un Papa tosto è noto, e come concittadino più illustre non poteva non avere un piatto a lui dedicato. Per celebrare proprio il suo carattere forte e volitivo, nascono così le “Palle di Sisto V”. Degli spiedini di carne di maiale avvolti nella pancetta e ripieni di formaggio filante, rigorosamente accompagnati con una salsa piccante di un bel  rosso papale e delle foglie di profumatissimo alloro. Non occorre avere coraggio per assaggiarle, ma ne serve molto per smettere di mangiarle. L’occasione per provarle è durante la "Casserata", la sagra nel centro storico di Montalto a fine Luglio.

Produttori locali

Le numerose realtà attive nel settore agricolo, si prendono cura con passione e dedizione della terra, che qui è davvero un valore antico e attuale. Dall’anziano signore che coltiva il suo piccolo orto secondo tradizione, al giovane che scommette con fiducia e passione sulle innovazioni più recenti per offrire prodotti e servizi sempre migliori senza rinunciare alla genuinità. I prodotti del territorio hanno il gusto dell’aria buona, della passione e del rispetto che le aziende mettono nel lavorare ogni zolla di terra, dell’innovazione che di generazione in generazione si sposa con la tradizione, per offrire prodotti sempre migliori e di alta qualità.